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Che cos'è il Rilassamento Muscolare Progressivo

Dott.ssa Francesca Cosentino
Psicoterapeuta

Si tratta di una tecnica di rilassamento accessibile a tutti, semplice da apprendere sia individualmente che in piccoli gruppi.
La pratica permette di migliorare il rilassamento muscolare, regola la respirazione e la frequenza cardiaca, rilassa la mente nei casi di ansia e contratture e favorisce uno stato di calma mentale.
Numerosi studi hanno documentato i benefici nel diminuire la tensione muscolare e la conseguente distensione psichica.
A differenza di altri approcci non si instaura alcuna dipendenza dal terapeuta, ma permette di apprendere la tecnica attraverso un allenamento graduale e progressivo.
I primi risultati sono visibili già dopo le prime sedute di esercizi e aumentano con la frequenza, gli effetti sono tanto più visibili se il paziente può effettuare il rilassamento anche a casa per il periodo di tempo indicato.
Il metodo è stato inventato da Edmund Jacobson, psico fisiologo statunitense allo scopo di sciogliere rapidamente ansia, stress e stati di tensione psico fisica.
Per lo svolgimento è necessario sdraiarsi su un lettino o posizionarsi comodamente in una sedia, a seconda delle esigenze del paziente. La durata della seduta guidata è di 30/45 minuti, successivamente 10 minuti al giorno permettono già di entrare in rilassamento. Si svolge in un ambiente tranquillo, indossando abiti comodi e caldi. E’ consigliabile utilizzare una luce soffusa e un clima caldo e ben arieggiato.
La pratica regolare permette di acquisire una serenità crescente di avere una maggiore consapevolezza corporea.
Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia del training di rilassamento su pazienti infartuati e su persone con iperstimolazione del sistema nervoso vegetativo. E’ utile inoltre all’interno del percorso per il trattamento degli attacchi di panico e dell'ansia.
Si basa sul principio della contrazione e rilassamento muscolare, in cui ad una contrazione deve far seguito un rilassamento di tempo maggiore.
Il termine progressivo indica che il rilassamento avviene per gradi e interessa distretti muscolari diversi con particolare attenzione alle zone riferite di maggiore tensione e contrazione.
Il rilassamento inizia sempre con la respirazione profonda, insegnando al paziente la consapevolezza delle varie parti del corpo. In particolare la respirazione addominale permette alla persona di effettuare una corretta inspirazione ed espirazione percependo i movimenti dell' addome.
Gli esercizi quindi partono generalmente dagli arti inferiori, ma nei casi di attivazione neuro vegetativa e a seconda delle esigenze del paziente, è possibile iniziare dal capo, passando attraverso il dorso e le spalle, coinvolgendo braccia, addome e glutei fino ad arrivare alle gambe e ai piedi.


La sequenza originale ideata da Jacobson comprende:

  • respirazione addominale,

  • arto inferiore, piedi

  • polpaccio,

  • cosce,

  • natiche,

  • bacino,

  • glutei,

  • addome,

  • mani/pugno,

  • avambraccio,

  • spalle,

  • pettorali,

  • collo, nuca,

  • fronte e volto

Nei soggetti predisposti e disidratati, è possibile che la contrazione possa fare insorgere dei crampi muscolari, evento facilmente evitabile attraverso l'assunzione adeguata di liquidi e l'idratazione giornaliera.
Si consigliano un minimo di 8/10 sedute individuali per i casi più severi mentre per i casi più lievi e possibile l'inserimento all’interno di un piccolo gruppo di max 5/6 persone.
In alcune persone il training permette l'emergere di contenuti e vissuti emotivi che favoriscono l'apertura e il dialogo psicologico. Una volta allentata la tensione, questa tecnica può essere associata una tecnica cognitiva utilizzata nel trattamento EMDR denominata “posto al sicuro”. La tecnica è svolta esclusivamente da psicoterapeuti abilitati alla gestione di contenuti e reazioni emotive.
In tal senso è possibile che il paziente in cui emergano contenuti emotivi forti e reazioni comportamentali, possa avere degli strumenti anche individuali per far fronte alle tensioni psichiche oltre che a quelle muscolari.
Il percorso può essere accompagnato, per chi lo desidera, a colloqui psicologici di approfondimento, non presenta particolari controindicazioni né effetti collaterali.
Per le persone anziane o debilitate è utile avere un tappetino morbido, cuscini per collo e dorso e una leggera coperta per rendere la seduta comoda e confortevole. Può essere utile e piacevole l’utilizzo di un sottofondo musicale rilassante.
E’ particolarmente indicato come tecnica preparatoria prima di un intervento chirurgico per favorire un rilassamento psicofisico del paziente che sia presta a subire un’operazione. Le reazioni psicofisiche a livello cerebrale, muscolare e ormonale dirigono la persona verso un miglior rilassamento, ed una reazione più adatta all’ intervento. I pazienti riferiscono un migliore stato mentale, ed una maggiore consapevolezza e abilità nel gestire lo stress.

Dott.ssa Francesca Cosentino

Dott.fcosentino@gmail.com

Cell. 3407268484

Bibliografia

  • “Progressive Relaxation. A Physiological and Clinical investigation of muscolare states and their significance in phychology and medical practice ” Edmund Jacobson, 1938.

  • “Il rilassamento progressivo in psicologia. Teoria tecnica e valutazione. ” G.Bertolotti, Carrocci editore, 2015.

  • “Rilassamento muscolare progressivo. Il metodo Jacobson per una terapia ed efficace distensione muscolare” Dietmar Ohm, Red Edizioni.